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Martusciello è il nuovo allenatore granata. Oggi sia conferenza verità senza soliloqui e retorica
03/07/2024
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Dopo settimane ad alta tensione contraddistinte da dietrofront e colpi di scena continui, in casa Salernitana sembra si sia definitivamente risolta la querelle allenatore. Mentre la tifoseria prepara la prima vera contestazione dell’era Iervolino, ecco che il direttore sportivo Gianluca Petrachi chiude una trattativa lampo con Giovanni Martusciello. Incassato il no del Latina per Gaetano Fontana e preso atto del passo indietro di Andrea Sottil e della sua richiesta di non depositare il contratto firmato dodici giorni fa, il club ha deciso di puntare su un professionista a caccia di riscatto e desideroso di dimostrare il proprio valore dopo una serie di stagioni vissute da secondo. Martusciello, infatti, è lo storico vice di Sarri e ha collaborato all’Inter anche con l’attuale commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti. La sua unica esperienza in panchina non è stata particolarmente soddisfacente: al netto di un vantaggio iniziale di 11 punti sulla quartultima, il tecnico è retrocesso in B con l’Empoli nella stagione 2016-17 a favore del Crotone di Nicola e dopo una sconfitta incredibile sul campo del Palermo già retrocesso e senza obiettivi. L’ufficialità, comunque, è attesa per la tarda mattinata e non è da escludere possa presenziare alla conferenza stampa in programma oggi pomeriggio allo stadio Arechi.

Nell’occasione sarà presentato il direttore sportivo Gianluca Petrachi e si parlerà diffusamente di futuro. Il presidente Danilo Iervolino ha ribadito la volontà di passare la mano pur consapevole che non sarà semplice trovare acquirenti in tempi rapidi dopo il fallimento della trattativa con il gruppo americano Brera Holdings. E così, in rappresentanza della società, ci sarà l’amministratore delegato Maurizio Milan. Toccherà a lui rispondere ai tanti interrogativi della tifoseria: perchè chi prometteva l’Europa e grossi investimenti ha intenzione di mollare dopo appena due anni e mezzo? Quali sono gli obiettivi? Qual è il budget a disposizione della dirigenza? Perchè si parla di ridimensionamento quando solo il paracadute garantisce introiti da 25 milioni di euro? Come mai al tre luglio non si conosce ancora la data della partenza per il ritiro nè il programma delle amichevoli? Perchè sono state bruscamente interrotte trattative per gente come Coda, Vandeputte e Tutino che Petrachi aveva convinto ad accettare la Salernitana? E poi, appunto, la questione societaria. Iervolino non ha voglia di restare nel mondo del calcio nè di investire ulteriore denaro. Effettuato un aumento di capitale per una cifra pari a 15 milioni di euro, il patron di Palma Campania gestirà il club a distanza senza apparizioni pubbliche e con Milan che avrà pieni poteri. Da definire il futuro del vice presidente Gianni Petrucci che, in una recente intervista, è stato categorico: “Resto soltanto con Iervolino, altrimenti mi farò da parte pur essendo legato alla piazza e a una tifoseria che mi ha sorpreso positivamente”. A proposito di tifoseria, dicevamo in apertura della contestazione e del clima di malumore e sfiducia che si respira in città e in provincia. Domani, alle ore 19:19, gli ultras della curva Sud si ritroveranno all’esterno dello stadio Arechi per protestare all’indirizzo di Iervolino, “reo” d’aver disatteso quasi tutte le promesse fatte nel giorno della sua presentazione. I club hanno aderito in massa: dagli Spartani Salernitani al Centro di Coordinamento passando per il Mai Sola e il Salerno Club 2010. Potrebbe partire anche l’operazione “zero abbonamenti”, in tanti si dicono pronti a disertare anche ritiro e partite casalinghe pur di lanciare un messaggio forte alla proprietà. “Facile scappare dopo una vergognosa retrocessione dopo aver promesso la zona sinistra della classifica, grandi investimenti e un centro sportivo all’avanguardia. Se hanno deciso di portarci al fallimento lo dicano apertamente, possibile che chi prospettava la Salernitana in Europa non possa garantire un campionato competitivo in B?” in estrema sintesi il contenuto dei tanti comunicati emessi nelle ultime 48 ore, mentre in città è stato esposto uno striscione riportante la scritta “Salerno merita rispetto”.

C’è, infine, la delicata problematica dei tanti – troppi – calciatori sotto contratto che non rientrano nei piani tecnici soprattutto per motivi economici. A ridosso della partenza per Rivisondoli, il direttore sportivo Petrachi si ritrova a dover collocare altrove e in tempi possibilmente brevi i vari Sepe, Bonazzoli, Sambia, Bradaric, Bronn, Pirola, Daniliuc, Lovato Lassana Coulibaly, Bonazzoli, Simy, Dia, Mikael e Valencia. Stipendi da un milione di euro a salire, in parte insostenibili per la categoria. Un potenziale tesoretto da 20 milioni. Hanno già salutato la compagnia Loum Tchaouna (passato alla Lazio per 8 milioni di euro), Norbert Gyomber (rescissione per un giocatore bandiera, non c’è stato accordo per il rinnovo del contratto) e Trivante Stewart, il flop della scorsa sessione estiva di mercato. Kastanos viaggia spedito verso Verona, Iannoni è stato riscattato dal Perugia per 400mila euro, Maggiore è in uscita e potrebbe essere preziosa pedina di scambio. C’è poi la questione Candreva: c’era tempo fino al 30 giugno per pagare una penale e “liberarsi” con un anno d’anticipo del suo stipendio milionario. Ad ora, però, non sono arrivate comunicazioni ufficiali e non si conosce il destino del capitano. Il fantasista è corteggiato da Como e Monza. Hanno chance di permanenza soltanto Fiorillo, Legowski, Mamadou Coulibaly, Ikwuemesi e i giovani Motoc e Sfait, per il resto non è affatto da escludere una rivoluzione totale dell’organico. In entrata il primo innesto potrebbe essere Pagano, baby in forza alla Roma che ha già esordito sia in A, sia nelle competizioni europee guadagnando i complimenti di Josè Mourinho

Fonte TMW

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