Era stato etichettato frettolosamente come il calciatore a basso costo arrivato dalla serie C francese. Tutti noi, a partire da chi firma quest’articolo, dovremmo invece imparare a non emettere giudizi affrettati e a giudicare una prestazione prendendo in considerazione tanti fattori: periodo di adattamento, giovane età, differenza tra i campionati, valore dell’avversario, condizione fisica. Siamo dunque ben felici di rimarcare quanto stia crescendo Njoh, calciatore voluto fortemente dal direttore sportivo Gianluca Petrachi e che, settimana dopo settimana, sta meritando la maglia da titolare. Un plauso, anzitutto, al tecnico Giovanni Martusciello. Alzi la mano chi non avrebbe pronosticato un Pawel Jaroszynski padrone assoluto della corsia mancina da Mantova-Salernitana in poi. Invece l’allenatore ha avuto l’occhio lungo e, notando i progressi dl giocatore, ha inteso rinnovargli fiducia “perchè è anche attraverso gli errori che si può completare un percorso di crescita”. Njoh, per caratteristiche, sembrava più un esterno da 3-5-2, dedito maggiormente alla fase offensiva essendo tecnicamente dotato e molto bravo nell’uno contro uno e nei cross dal fondo. Il lavoro di Martusciello e i consigli dei compagni più esperti, tuttavia, gli sono serviti per migliorare in fase difensiva e per rendere al massimo anche da terzino sinistro nel 4-3-3. Già a Reggio Emilia avevamo notato progressi e grande applicazione, con Catanzaro e Palermo ha raggiunto invece livelli ancora superiori meritando un 7 pieno in pagella non solo per il costante apporto alla manovra, ma anche per la capacità di tener testa al diretto avversario senza mai farsi saltare nè concedere occasioni pericolose. Facile prevedere che, alla ripresa, sarà gettato nella mischia anche contro lo Spezia. Che Petrachi abbia indovinato l’ennesimo affare a costo zero della sua carriera mettendo a disposizione della società un patrimonio tecnico ed economico di livello?
