Quello della multiproprietà è stato argomento di discussione per anni negli ambienti del tifo granata. Da un lato chi credeva che fosse una normativa tale da impedire il salto in serie A, dall’altro chi era certo che una società così forte avrebbe concluso il proprio percorso con l’ennesima promozione. E pensar che imprenditori del calibro di Lotito e Mezzaroma si accontentassero di vivacchiare in B era totalmente fuori luogo, d’altronde però bisogna anche capire lo stato d’animo di quei tifosi “fomentati” da una parte dell’opinione pubblica che inventava favolette e tormentoni salvo poi salire sul famoso carro. In queste ore Lotito è tornato sulla sua vincente esperienza alla guida della Salernitana: “Sono stato uno dei fautori della doppia proprietà, del resto se un presidente ha la possibilità di investire in due società che male c’è? Forse qualcuno ha voluto fare un dispetto a me. La storia dice che, nel 2011, ho iniziato un’avventura al timone della Salernitana, presa dall’Eccellenza e portata in serie A in meno di 10 anni vincendo 4 campionati. Non capivo nemmeno perchè i salernitani si preoccupavano quando mandavo alcuni giocatori dalla Lazio alla Salernitana: qualcuno tornava pronto e restava in biancoceleste, altri li dirottavo a titolo definitivo in granata. Strakosha, Luiz Felipe…c’era sinergia, si riuscivano a coniugare risultati sportivi, valorizzazione del territorio e gestione economica delle due società. Se dovevo mandare in prestito un mio calciatore per farlo formare, tanto valeva girarlo alla Salernitana no? O preferivano lo mandassi a una diretta concorrente? Poi la multiproprietà è stata abolita dopo la promozione e, ripeto, qualcuno ha voluto farmi un dispetto”. Resta il fatto che, all’epoca, parte dell’ambiente – accecato dall’odio per i vincenti romani – non si rese conto che questioni extra calcistiche vedevano nella Salernitana la “vittima” di turno. Forse bisognava fare maggiormente fronte comune a tutela della squadra del cuore. Chiedendosi cosa avrebbe fatto ciascuno di noi se, imbandita la tavola, ci avrebbero sbattuto fuori da casa nostra imponendoci a quale prezzo venderla e in quanto tempo.
Fonte tuttosalernitana