Mentre migliaia di tifosi della Salernitana devono pagare un abbonamento per non sentirsi mai tutelati da chi spesso sminuisce situazioni palesi, a livello nazionale si sta parlando tanto della pessima direzione arbitrale del signor Santoro di Messina. Il designatore Rocchi, probabilmente, pensava ad una partita dell’esito scontato e dal pronostico sicuro, visto che ha scelto un fischietto con appena due apparizioni in massima serie e che, anche in B, aveva commesso qualche errore. Tuttavia la Salernitana ha improvvisamente ritrovato rabbia agonistica e motivazioni e ha tenuto testa alla Vecchia Signora che, come accaduto nella gara dello Stadium del 2022 e all’andata all’Arechi, deve ringraziare le giacchette nere se ha evitato la sconfitta. C’è tanto, ma davvero tanto da recriminare. A partire dalla mancata concessione del calcio di rigore per fallo su Ikwuemesi. E’ vero che il portiere bianconero interviene sul pallone, ma successivamente colpisce il ginocchio dell’attaccante con un calcio impedendogli di calciare verso la porta ormai vuota. Incredibile che Mazzoleni non abbia richiamato l’attenzione di Santoro, altrettanto incredibile che qualcuno abbia ritenuto non punibile l’intervento “perchè ormai il giocatore granata era impossibilitato a prendere la palla”. Gli stessi che, però, ritennero giusta l’assegnazione del penalty pro Napoli quando Fazio sfiorò Simeone che aveva già calciato. C’è poi il fallo di mano di Rabiot sugli sviluppi di un corner battuto da Sambia. E’ vero che il braccio è attaccato al corpo, ma è anche vero che l’intervento irregolare del centrocampista blocca una situazione potenzialmente pericolosa a favore dei granata. Durante l’anno abbiamo visto una marea di interventi simili sanzionati con la massima punizione, ricordate a Lecce quando Cabral sfiorò il pallone con le dita per proteggersi il volto e fu indicato il dischetto? E c’è poi un terzo torto colossale: il mancato rosso a Rabiot. Solo Santoro e i suoi assistenti non si sono accorti di un pestone ai danni di Coulibaly: sarebbe stata punizione dal limite per i granata con annesso secondo giallo. E non è un particolare da poco, visto che Vlahovic stava per far gol sulla ripartenza e che sarà proprio Rabiot a ristabilire la parità. Siamo alle solite, dunque. Due pesi e due misure, anche nei commenti di chi dovrebbe garantire imparzialità senza aver “paura” di tutelare una piccola a favore di una grande. Sotto questo aspetto la serie A non ci mancherà per nulla.