La partita di questa sera, ove mai ce ne fosse ancora bisogno, certifica il flop granata di Morgan De Sanctis. Il direttore sportivo, contestato dalla tifoseria e ormai delegittimato dalla proprietà, ha commesso una serie di errori clamorosi certamente non giustificabili soltanto con il risicato budget avuto a disposizione. Perchè, l’anno scorso, per una difesa che ha subito quasi 100 gol in poco più di un anno ha speso cifre imponenti, oltre 27 milioni di euro. E basterebbe questo per licenziarlo e per far fare il mercato di gennaio a un dirigente più esperto. Bronn, Daniliuc, Lovato, Botheim, Valencia, Maggiore, Legowski, Stewart, Martegani, Ikwuemesi, Tchaouna, Bradaric, Sambia…un capolavoro. Oltre alla mancata riconferma di gente che, oggi, avrebbe fatto comodissimo alla Salernitana e che avrebbe anche guadagnato cifre meno importanti. Per non parlare del rapporto con gli allenatori: con Nicola sappiamo tutti gli alti e bassi, fino al doppio esonero e alla mancata applicazione del “moriremo insieme”, poi gli attriti con Sousa fino a Inzaghi. Scelto da altri.
Arriviamo ad oggi e all’atteggiamento irritante di Boulayè Dia. Non ci sarà mai la controprova, ma in tanti hanno visto in quel calcio quasi da rosso diretto una reazione alle dichiarazioni inopportune rilasciate dal ds prima della gara. Ma si può dire che “è stato un errore riconfermarlo” a 48 ore dalla partita in cui torna titolare? Come si può motivare un ragazzo che già aveva chiesto espressamente di andarsene? Errori clamorosi, che avrebbero dovuto comportare una decisione drastica da parte della proprietà.
E infine il gol di Simy. Non che l’ex Crotone sia il fenomeno che risolve i problemi della Salernitana, ci mancherebbe, ma in ritiro si è partiti senza attaccanti e col solo Valencia a disposizione. Perchè, essendo tesserato e ben pagato, non gli si è data la possibilità quantomeno di allenarsi? Oggi il migliore è stato ancora una volta un elemento portato da altri dirigenti. C’è da aggiungere altro?