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Iervolino: “Io minacciato, non parlo con la stampa locale. Sono il più vincente e quello che ha speso di più”
04/07/2024
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La sua presenza non era annunciata, eppure c’è stata la possibilità di intervenire a distanza sfruttando “l’assist” dell’amministratore delegato Maurizio Milan. Ci si aspettava qualcosa di diverso, dopo sette mesi di silenzio. Invece Danilo Iervolino ha iniziato facendo una netta distinzione tra la stampa nazionale e quella locale rivolgendosi in modo ritenuto poco opportuno e carino da parte dei presenti, al punto che qualcuno ha abbandonato la sala. Non è mancato un riferimento alla tifoseria, tra lo stupore per il corteo programmato per domani e la parola “minaccia” come parziale giustificazione del suo calo d’entusiasmo. Il presidente, pronto a fare un passo indietro in attesa di investitori seri, ha lasciato intendere che sarà una stagione d’assestamento e con un budget che deriverà soprattutto dalle cessioni. L’intervento si è chiuso con un alterco con alcuni giornalisti e l’interruzione del collegamento. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni: “Dicono di metterci la faccia, io non mi sottraggo mai e ho parlato 10 volte da gennaio a livello nazionale. A livello locale mi sottrarrò ancora perchè ci sono faziosità e strumentalizzazioni. C’è qualcuno che non vuole offrire la giusta informazione riguardo la Salernitana. Non siamo al Grande Fratello e non devo vivere sotto i riflettori. Spesso ho letto critiche inutili, la faziosità è rivolta ad altro e questo tipo di giornalismo serve a poco. C’è chi dice che abbiamo ritardato la scelta del ds. Io invece volevo assicurarmi il migliore, per questo ci sono stati casting. Petrachi è un uomo di calcio, che ha voglia di stare Salerno e si è già innamorato di questa città. Ci tiene alla Salernitana, è la persona giusta. Con Milan ho incontrato tanta gente, lui ci ha fatto la miglior impressione. Oggi presenteremo anche Martusciello. Su Sottil avete creato un polverone, c’è stata semplicemente una incomprensione che non mi vieta di definirlo un professionista comprensivo, una persona perbene. E così abbiamo deciso di interrompere prima di partire, anche memori dell’esperienza della passata stagione. Poi si è parlato di questo fondo. Per il bene della Salernitana, se troverò un soggetto privato o un investitore che possa essere più bravo di me valuterò con serietà. Io voglio dare continuità ad un progetto, senza escludere di ridurre le mie quote restando tifoso della Salernitana. Questa sarà per sempre la mia squadra del cuore. Anche sul mio impegno sono state dette delle cose. E’ vero, darò le dimissioni da presidente e ne individuerò un altro. Sono convinto di aver dato il massimo, ma c’è bisogno di una presenza più assidua e di avere un livello di concentrazione totalizzante. Per una serie di motivi non riesco e non riuscirò ad esserci come vorrei. Mi dispiace molto che ci siano queste incomprensioni con i tifosi, ho dato tutto me stesso e non solo dal punto di vista economico. CI ho messo cuore e testa, avrò sbagliato nella scelta di qualcuno. Mi assumo la responsabilità, ma non ho mai detto bugie nè offeso. Non ho fatto venir meno gli impegni finanziari utili a seguire una linea precisa. I risultati derivano da tanti fattori. Sento che domani ci sarà un sit-in contro di me e contro la società, non ne capisco i motivi. Cercherò anche di capire e apprendere cose che ad oggi mi sfuggono completamente. Noi abbiamo fatto e faremo tutto il possibile per la Salernitana, nei tempi giusti. Avere un direttore sportivo un mese fa o un allenatore 15 giorni fa cosa poteva migliorare? Non so cosa diranno i tifosi. E’ lecito contestare, certo, ma il mio appello è in direzione opposta: ritroviamo fiducia e serenità, stringiamoci e corriamo verso la stessa direzione. Magari la contestazione si trasformerà in un momento d’aggregazione. Quanto alla squadra, se partissero giocatori importanti ne arriveranno altrettanti importanti”.

Inevitabile chiedersi che fine abbia fatto il presidente carico d’entusiasmo che ha fatto grandi cose all’inizio della sua avventura in granata: 

“Solo un cieco non si accorge quello che è successo. Le minacce, le offese, qualcuno che ritiene che io non sia più benvoluto dalla città. Tutto quello che ho fatto l’ho fatto per amore del territorio senza chiedere nulla in cambio. Lo accetto in modo dogmatico, senza neanche dover necessariamente ricordare che forse è ingiusto e ingeneroso. Se esiste gente più brava di me, io sono apertissimo. Non ho comprato la Salernitana per fare lo speculatore, ci perderò tantissimo e porterò a casa una sconfitta imprenditoriale importante. Questo non vuol dire che mi sottrarrò ai miei impegni, l’obiettivo è tornare in A entro 3 anni”.

Il clima è diventato pesante quando un giornalista ha fatto notare una serie di errori commessi dal presidente che, evidentemente, non ha gradito. E, dopo parole durissime (che hanno suscitato la reazione stizzita di molti colleghi), il collegamento è stato interrotto, con botta e risposta a distanza anche tra stampa e AD Milan e Petrachi e Martusciello visibilmente sorpresi.

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di Popolo Sportivo

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