Quando si prova a immaginare l’andamento di una gara, sono tante la variabili che vanno necessariamente prese in considerazione. Assenti, stato di forma dell’avversario, tifosi, arbitro. Nel caso della partita di sabato alle 18, c’è un potenziale ostacolo che rischia di condizionare la prestazione e l’approccio dei granata che, come noto, scenderanno in campo sapendo già il risultato di tre delle dirette concorrenti. Domani sera toccherà al Verona, e questo può influire relativamente. Preoccupa, invece, quel Sassuolo-Empoli in programma sabato alle 15 e che può fare la differenza in chiave lotta salvezza. Perchè, se i neroverdi dovessero malauguratamente vincere (ed è possibile), alle ore 17 la Salernitana si ritroverebbe a -9, con i toscani quartultimi e con gli scontri diretti a favore. Di fatto la beffa è dietro l’angolo: occorrerebbe, infatti, una impresa per battere Djuric e compagni soltanto per mantenere, potenzialmente, lo stesso distacco. E il Sassuolo andrebbe a 23 con una gara da recuperare.
Certo, la vittoria sarebbe comunque importante. Perchè c’è la possibilità di ridurre le distanze da Lecce e Frosinone (che giocheranno rispettivamente contro Inter e Juventus), perchè si resterebbe in scia di Cagliari e Napoli, perchè si accorcerebbe il divario anche con l’Udinese (avversario successivo) se i friulani non facessero risultato a Genova nella bolgia del Ferraris. E, soprattutto, per dare un senso ai tre match di marzo che avrebbero la valenza di una finale playout anticipata. A Liverani il compito di preparare bene la gara sul piano mentale: si giochi con grinta e cattiveria agonistica a prescindere dalle notizie che arriveranno dagli altri campi. Un po’ come la Salernitana di Nicola che, dopo 4 minuti, era avanti 2-0 a Genova nel 2022 pur partendo da -12 dopo il successo del Cagliari, sempre sul Sassuolo.
FONTE TUTTOSALERNITANA