Rimarcare ogni volta che il mercato in entrata sia incomprensibilmente legato a quello in uscita è diventato esercizio stucchevole, quasi noioso. Petrachi è stato chiaro, la società ha manifestato la volontà di cedere e in ritiro c’è un allenatore che sta lavorando con un gruppo bocciato dal campo, dal direttore sportivo e dalla proprietà. Tuttavia forse nemmeno l’attuale ds si aspettava di imbattersi in tutte queste difficoltà. Ad oggi, infatti, ci sono state le rescissioni di Gyomber e Candreva (quest’ultima non ancora ufficializzata) e la partenza di Tchaouna facilitata da una clausola rescissoria da 8 milioni di euro. Tra i calciatori che rischiano davvero di non trovare una sistemazione in tempi brevi c’è Matteo Lovato. Flop a Cagliari, flop totale a Salerno e flop a Torino nonostante la presenza del suo mentore Juric: dopo un triennio assolutamente negativo, chi in A acquisterebbe un giocatore che guadagna 1,3 milioni di euro netti e che ha dimostrato di non poter essere affatto un titolare a certi livelli? E così, almeno per il momento, tutti i difensori centrali di piede mancino accostati alla Salernitana (almeno i nomi di prima fascia) sono ovviamente da ritenersi invenzioni giornalistiche o semplici chiacchierate informali. Allo stato attuale è dunque probabile che la dirigenza convochi in sede il giocatore per chiedergli con quali motivazioni resterebbe in serie B, a Salerno, in una piazza che non è stata tenerissima con lui e che certo si aspetterebbe tanto dopo un anno e mezzo ricco di errori decisivi e di 4 in pagella. Le possibilità che Lovato accetti di abbassare le pretese economiche, prolungando il contratto, non sono ovviamente tantissime. Ma se entro agosto non dovessero arrivare offerte serie e concrete, chissà che la Salernitana non abbia già in casa un potenziale titolare.
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15/07/2024