Dubbi non ce ne sono: visti il clima di imbrogli e le decisioni prese a tavolino dalla FIGC e dalla Lega B per salvare la Sampdoria e il Frosinone, sarebbe davvero bello fare una conferenza stampa alla presenza di Salernitana, Governatore, politica e calciatori annunciando che non si scenderà in campo, anche a costo di farci radiare pur di non prestarsi a questa farsa preconfezionata (non si tratta di essere complottisti, ma di avere il coraggio di dire la verità: è una schifezza architettata a tavolino, stop). Le leggi parlano chiaro, in tanti casi sono state stravolte e ripeteremo all’infinito, col supporto di avvocati di grande spessore, che il rinvio dei playout sia stato un qualcosa di irregolare. E chi parla di regolarità dei campionati si andasse a rivedere la cavalcata vincente e improvvisa di squadre che sembravano condannate o il colpo GROSSO del Frosinone a Sassuolo favorito da un rigore inesistente. Allo stesso tempo, però, immaginiamo un Arechi da 30mila, con migliaia di persone incazzate, che fanno tremare lo stadio e che festeggiano la salvezza sul campo mandandoli in serie C come meritano. Loro, la società e la tifoseria che, ad oggi, alla faccia di un’amicizia soltanto presunta ed evidentemente unilaterale non ha espresso mezza parola di sostegno nè ha pensato di disertare. Alla fine – salvo sorprese – si giocherà e potrebbe essere una gioia doppia. Alla faccia di Gravina, di Bedin, della Samp, del Frosinone, di Abodi, di Rocchi e di quei finti salernitani che gioiscono per lo scudetto di cartone vinto da chi aveva un napoletano in sala VAR per Inter-Lazio che assegnava un rigore inesistente ai biancocelesti scrivendo involontariamente la classifica del campionato di A più scarso di sempre. Forza Salernitana, fino alla fine!
