Sei milioni di euro come budget a disposizione e quattro giocatori già bloccati. Sono queste le indicazioni che arrivano dalla società per il mercato di gennaio, comunicate dall’amministratore delegato Maurizio Milan ai tifosi. La Salernitana ha bisogno di rinforzi, da prendere subito, all’inizio della riapertura delle liste. Un nome da tempo nel mirino è quello di Brunori, attaccante trentenne italo-brasiliano che sta disputando una stagione sottotono al Palermo. La società siciliana può cederlo e valuta il suo cartellino (in scadenza nel 2027) intorno ai cinque milioni di euro. Il giocatore ha un ingaggio lordo di 1,4 milioni all’anno. Tra cartellino e metà stipendio, l’operazione costerebbe alla Salernitana circa 5,5 milioni, in pratica quasi tutto il budget a disposizione che serve per prendere anche altri rinforzi. Di conseguenza Brunori sembra una trattativa non alla portata delle attuali possibilità del club granata che dovrebbe muoversi soprattutto nell’ambito di prestiti e scambi di calciatori. E allora quali sarebbero i quattro giocatori già bloccati, come emerge dalle indicazioni di Milan? Difficile da capire, la sensazione è che sono più idee che movimenti già virtualmente conclusi ma presto lo capiremo perché il mercato di gennaio è imminente e le trattative vanno definite in questi giorni per renderle concrete ad inizio gennaio. Andranno via quei giocatori che non rientrano più nei piani, come Braaf e Kallon. In uscita c’è sempre Maggiore che, dopo la cessione sfumata sul gong del mercato estivo, questa volta dovrebbe passare davvero al Venezia. L’operazione è ancora fattibile e potrebbe prevedere in cambio anche una contropartita tecnica. Un attaccante, un centrocampista, un difensore e un esterno. Sarebbero questi gli ingaggi promessi dalla società che ha assicurato a Petrachi di avere a disposizione sei milioni di euro, comprensivi di stipendi. Tra gli obiettivi ci sarebbero anche un altro attaccante e un altro centrocampista, con l’ulteriore promessa della società di aumentare il budget, in base anche a quanto si riesce a ricavare dalle partenze, in termini pure di risparmio sugli ingaggi
Liratv