A Firenze una vera e propria prova del nove per la Salernitana. Per dimostrare di aver superato la crisi o, comunque, di essere sulla strada giusta. Per confermare che contro la Lazio non si è trattato soltanto di un episodio. Per alimentare una classifica deficitaria e spingere la società a fare investimenti importanti a gennaio dopo i flop estivi. La proprietà ha lasciato intendere con chiarezza che chiudere bene il girone d’andata, al netto di un calendario tostissimo (Fiorentina, Bologna, Atalanta, Milan, Juventus), sia conditio sine qua non per garantire nuovi calciatori allo staff tecnico capitanato da Inzaghi. Tuttavia la tifoseria, che domenica si presenterà a Firenze in 2500 unità, chiede rinforzi a prescindere.
Il buco di bilancio di quasi 30 milioni (che però va di pari passo con entrate importanti: solo DAZN garantisce 32 milioni di euro a stagione) e la consapevolezza di dover giocare per due stagioni lontano dall’Arechi sono argomenti gettonatissimi sul tavolo della discussione, ma Iervolino non può non pensare soprattutto al risultato sportivo. E a questa Salernitana servono un difensore centrale, un esterno sinistro, due centrocampisti e due attaccanti. Tre se qualcuno esercitasse la clausola da 22 milioni di euro per Dia. Il miglior centravanti della rosa cui futuro è avvolto da un alone di mistero proprio come accadde in estate. “Chi ha pensato di riproporre la clausola dopo la telenovela di agosto? A volte ci facciamo del male da soli” il parere della tifoseria organizzata.
Intanto, a Firenze, Inzaghi potrebbe tornare al 4-3-2-1 sacrificando Gyomber in difesa e puntando sul tandem Fazio-Pirola che è cresciuto molto in queste settimane. A destra ci sarà un Mazzocchi in grande spolvero e in costante crescita, a sinistra un Bradaric che invece sta vivendo una palese involuzione. Non a caso, nelle prove di formazione, il mister ha pensato anche alla riproposizione di Daniliuc a destra e allo spostamento di Mazzocchi sull’out opposto. In mediana certi di una maglia Bohinen e Coulibaly, possibile chance per Maggiore che gode della fiducia dello staff tecnico. Candreva e Kastanos agiranno alle spalle di Ikwuemesi, mentre Dia e Cabral partiranno dalla panchina. Possibile convocazione in extremis anche per Tchaouna, resta fuori lista Stewart che, al pari di Bronn, Sambia e Botheim, dovrà trovare una nuova collocazione a gennaio. Indisponibile Ochoa per un problema alla spalla, tra i pali tocca all’amuleto Costil.