Secondo pareggio consecutivo per la Salernitana, fermata sullo 0-0 anche dal Crotone al termine di una partita molto equilibrata, a tratti noiosa, ricca di interruzioni, con zero parate da parte dei due portieri e conclusa comunque con gli applausi dei tifosi ad un gruppo discutibile dal punto di vista tecnico, ma che ci mette sempre il cuore per sopperire alle lacune. Match in cui ha prevalso il gioco ostruzionistico dei rossoblu, permesso dall’arbitro Drigo di Portogruaro che è uscito dal campo tra le furiose proteste dei padroni di casa per un presunto rigore non concesso e per un gol annullato a Ferrari per un presunto fallo di mano. L’unica buona notizia è la tac negativa di Villa, costretto a lasciare il campo dopo pochissimi minuti dopo un durissimo scontro di gioco. Si è temuto il peggio, con Donnarumma quasi in lacrime e che, con uno scatto da centometrista, è andato a bordo campo per prendere la barella mentre i compagni invocavano l’ingresso dell’ambulanza. Faggiano ha rassicurato il pubblico, ammutolitosi e preoccupato per il calciatore. La cronaca. Raffaele torna all’antica con il 3-5-2 e la coppia Ferrari-Inglese in attacco con Knezovic a centrocampo. In difesa c’è Cabianca al posto di Matino, a destra Quirini. Pronti-via e – appunto – panico in campo per un durissimo colpo subito da Villa, che perde anche i sensi per pochi secondi. Il giocatore granata va in ospedale per gli esami strumentali del caso e sarà dimesso in giornata dopo aver trascorso lì la notte a scopo precauzionale . Succede poco nel corso del primo tempo, con tanti falli anche duri da parte del Crotone non sanzionati dal direttore di gara. Da segnalare un nuovo infortunio di Cabianca, tornato in campo dopo oltre un mese, uscito in lacrime con una borsa del ghiaccio sulla coscia sinistra. Si teme un lungo stop, non è da escludere possa tornare in campo direttamente nel 2026. Unico guizzo quello di Inglese che, tra due avversari, difende bene palla e appoggia su Tascone che spreca tutto con un cross sul portiere. Anastasio poi calcia debolmente da buona posizione.
A inizio ripresa in campo Di Vico e Achik ma il copione non cambia. La migliore occasione è per Tascone che recupera palla sulla trequarti ed entra in area, il tiro da buona posizione è ribattuto da un difensore. Al minuto 63 la Salernitana va in gol con Ferrari ma l’arbitro annulla dopo revisione al FVS per un tocco di mano di Matino che aveva fatto da sponda. Episodio contestatissimo da parte di un Raffaele mai così arrabbiato con la terna arbitrale, ma beccato anche dalla tribuna per aver tardato l’ingresso in campo di Ferraris. Fino al 90′ confusione, perdite di tempo, altri errori arbitrali e Capomaggio che dal limite dell’area non inquadra la porta. Nel lunghissimo recupero succede un po’ di tutto; prima i granata chiedono un rigore su Ferrari, letteralmente affossato da un difensore rossoblu che gli era alle spalle, l’arbitro però lo riguarda al monitor e non lo concede, poi c’è una grande occasione per Capomaggio che spedisce fuori da ottima posizione in area. Infine è Ferraris, da poco entrato in campo, a scaldare le mani di Merelli, quindi un altro rigore richiesto dai granata per fallo di mano, che però non sembrava esserci e che l’arbitro non concede. Secondo 0-0 consecutivo per i padroni di casa che abbandonano il primo posto, occupato ora dal Catania con un punto di vantaggio. Problema del gol evidente, dubbi sulla formazione iniziale e squadra apparsa anche un po’ stanca dal punto di vista fisico. Restano gli applausi dei 13mila dell’Arechi, ma anche i limiti di una rosa che necessita di 3-4 rinforzi di spessore











