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Arbitraggio mediocre, gestione a senso unico. Non c’era la punizione dell’1-0
19/10/2025
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La Salernitana ieri ha perso meritatamente contro un avversario superiore e su questo siamo tutti d’accordo. Il Catania ha la rosa più forte del girone ed era evidente che la mini-crisi di settembre fosse soltanto qualcosa di passeggero. Tuttavia, ancora una volta, non ha convinto la direzione arbitrale. Stavolta dietro la lavagna, e con un voto basso in pagella, finisce il signor Alberto Poli di Verona che, pur mostrando una certa personalità nella bolgia del Massimino, non ha raggiunto affatto la sufficienza. Perchè l’episodio che ha consentito al Catania di stappare una gara sin lì ben giocata dai granata è frutto di una svisa palese, visto che è Di Tacchio a commettere fallo su Tascone ma Poli ha assegnato punizione a favore dei rossoblu. Una indecisione che, purtroppo, è costata caro. Nel complesso la gestione dei cartellini non ha affatto convinto, visto che nella prima mezz’ora Ferraris è stato puntualmente fermato in modo irregolare ma il giallo è rimasto nel taschino del direttore di gara. Al contrario inflessibile su Capomaggio.

E Di Tacchio è stato graziato quando, già ammonito, nel tentativo di proteggere il pallone allargava palesemente il braccio colpendo al volto un calciatore della Salernitana. Intervento probabilmente involontario, ma Poli non ha fischiato nemmeno fallo. I due errori di ieri si aggiungono ai disastri di Toma Mbei con il Cerignola (nel fine settimana è tornato ad arbitrare dopo un breve stop), al rigore non concesso con la Cavese, al mancato rosso ai danni di Fornito e al penalty solare non visto su Achik in quel di Monopoli. Insomma, se per il primato è bagarre è anche a causa di sviste continue e troppo spesso a danno della Bersagliera.

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di Popolo Sportivo

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