“Non so se è vero che Iervolino voglia cedere la società, ma i tifosi e l’ambiente tutto si rendano conto che stiamo parlando di qualcosa di molto difficile. Un imprenditore che oggi vuole acquistare la Salernitana deve mettere in preventivo una spesa di 25-30 milioni di euro tra quanto deve dare all’attuale proprietario e la gestione del quotidiano fino a giugno. E non ho calcolato il calciomercato di gennaio. Sento dire che il paracadute sia la panacea di tutti i mali, ma è un aiuto che incide fino a un certo punto visto che, tanto per fare un esempio, i diritti tv sono pari ad appena 5-6 milioni”. Parole e musica dell’ex presidente della Salernitana Aniello Aliberti che, nel corso della trasmissione Gol su Gol, ha parlato dell’attualità dando un consiglio a Iervolino: “Torni al suo posto, ne ha pieno diritto. Chiarisca con una tifoseria che, anche dietro la contestazione, nasconde grande amore per la maglia. Una malattia, come mi piace dire in senso affettuoso. La piazza di Salerno va vissuta e va capita, tre anni non sono sufficienti. Il calcio dà il buono e il cattivo, ma ha la fortuna di essere proprietario di una squadra che ha un seguito importante e un valore sociale che va rispettato. Faccio un appello, però: tutti allo stadio!”. Infine sul passato: “Ricordo con grande piacere Pietro Mennea, Nino Vita e Carmine Longo. Lo avessi incontrato prima, forse oggi staremmo qui a parlare d’altro. Mi sono disamorato del calcio per quello che è successo nel 2005, ci vorrebbero trasmissioni intere per spiegare ai salernitani cosa abbiamo subito. Scarso aiuto di politici salernitani nel mondo del calcio all’epoca? Preferisco non esprimermi, so solo che ad altre squadre fu concessa la rateizzazione mentre la Salernitana è stata fatta fuori. Ce l’ho impressa sulla pelle, è una macchia che non si è mai cancellata”.
Fonte tuttoSalernitana