L’ingaggio di Andrea Ferraris da parte della Salernitana è stato accolto con un pizzico di “freddezza” dall’ambiente, ma dagli addetti ai lavori viene considerato un vero e proprio “colpo”. Negli ultimi giorni di mercato le pretendenti al salto di categoria si sono aggiudicate attaccanti di peso, come il Catania con Caturano, o in grado di assicurare un buon bottino di reti, come il Benevento con Tumminello. Come scrive Liratv, rispetto ai due colleghi già affermati, Ferraris è sicuramente più giovane e, soprattutto, è chiamato a confermare quanto di buono ha fatto vedere non solo lo scorso anno, nel corso del campionato vinto con la maglia del Pescara, ma anche a livello giovanile. Torinese, classe 2003, cresciuto nello Sporting Rosto, Ferraris ha indossato le prestigiose maglie di Juventus e Milan, ma è con il Monza che ha fatto il definitivo salto di qualità. 16 gol il primo anno, 21 il secondo, 13 nella stagione 2023/24 nella quale si è tolto la soddisfazione di esordire pure in Serie A. Paragonato a Caprari, per la sua capacità di partire largo a sinistra per accentrarsi e calciare in porta, specialista dei calci piazzati e bravo sia ad attaccare la profondità che nel gioco aereo, opportunista all’interno dell’area di rigore, Ferraris lo scorso anno ha accettato la sfida di mettersi in discussione in Serie C, ripartendo dal Pescara per cercare di giocare con maggiore continuità. E la sua prima esperienza tra i “grandi” è risultata estremamente positiva: 10 gol in 35 partite di stagione regolare, 2 reti nei play off. Mister Baldini lo ha tenuto in campo per più di 2 mila minuti e l’attaccante piemontese lo ha ripagato anche attraverso gli assist (5) per i compagni e il lavoro oscuro in fase di non possesso. Ferraris ha insomma contribuito attivamente alla promozione in Serie B degli abruzzesi. Per lui, proprio in extremis (anche se il suo nome era già circolato spesso nel corso della sessione estiva del calciomercato) si spalancano ora le porte della Salernitana che ha deciso di puntare sul classe 2003, lo dimostra l’obbligo di riscatto che il diesse Faggiano è riuscito a spuntare nell’accordo col Pescara e che scatterà al verificarsi di determinate condizioni, una in particolare, è quella relativa alla vittoria del campionato da parte dei granata.
