Sul web la frase si ripete come un mantra: “Facciamo ricorso, hanno scritto la retrocessione della Salernitana”. Con messaggi di protesta sulla pagina della Lega B e la consapevolezza che il regolamento non prevedeva la doppia trasferta nelle ultime 4 gare. Al termine di una giornata così confusa, triste e ricca di contraddizioni e di ipocrisia, dal punto di vista sportivo ne esce fortemente penalizzata la Bersagliera. E non è la prima volta. La società sta pensando di non fare ricorso, consapevole che la delibera di oggi sia stata firmata da quasi tutti i presidenti di B e che si acuirebbe la tensione con i vertici del calcio. Visti gli arbitraggi di questi ultimi tempi ci sarebbe il rischio di inasprire gli animi. La proprietà ha già parlato alla squadra, chiedendo di trasformare la rabbia per un evidente torto in spirito battagliero per arrivare alla salvezza e sfruttare al massimo le due gare interne. In attesa di capire se ci saranno ulteriori iniziative o l’apertura dei cancelli per consentire al pubblico di assistere almeno ad un allenamento, il club potrebbe a breve lanciare un appello affinchè l’Arechi sia pienissimo per la gara con un Cosenza che, sic stantibus rebus, verrà qui tutt’altro che già virtualmente retrocesso e comunque reduce da due risultati pesanti e che testimoniano lo spirito battagliero di Alvini e dei suoi giocatori. Ci sarebbe comunque la possibilità di uscire dalla zona retrocessione dopo mesi e di agganciare il Mantova, ragion per cui è fondamentale battere i lupi. Per farlo ci vorrà un Arechi “arrabbiato”, carico, trascinante, pieno, che faccia la differenza e che dia una risposta a chi ha ostacolato il cammino verso la salvezza. In altri tempi sarebbe stata caccia al biglietto a prescindere, oggi parliamo di appena 3000 tagliandi staccati a pochi giorni dal match. Non ci sono scuse: chi ama la Salernitana dovrà essere allo stadio venerdì pomeriggio. Rinviando polemiche e critiche a fine stagione.
