Fattore Arechi ritrovato. La Salernitana fa tre su tre, sempre in rimonta, si piazza al secondo posto con il miglior attacco del campionato e mette sotto la Sampdoria per tutto il secondo tempo. Merito anche di mister Martusciello, bravo a non perdere la bussola in un contesto quantomeno particolare. Ecco le sue dichiarazioni in conferenza stampa: “Si intravedono sprazzi di gioco, la nostra idea è chiara e ci sono concetti che sto inculcando a tutti i calciatori. Non è facile quando alleni persone che potrebbero non far parte della Salernitana da qui a qualche giorno, ma ho sempre riconosciuto la grande disponibilità e abnegazione di tutti i ragazzi che compongono la rosa. La Sampdoria è molto più forte di noi, ma l’atteggiamento è stato quello giusto e siamo molto soddisfatti. Dico sempre che questa squadra ha bisogno di allenarsi, di conoscersi. Lo spirito è evidente, lo testimoniano i tanti risultati che arrivano in rimonta, anche nei minuti finali. A volte non riconosciamo certe situazioni perchè non siamo allenati, c’è gente arrivata da poco e questo complica o rallenta le cose. Stasera potevamo anche perdere, ma il mio pensiero sarebbe stato lo stesso: i ragazzi stanno facendo cose straordinarie, hanno cuore. Vorrei ricordare a tutti che abbiamo affrontato la Sampdoria, squadra forte con due attaccanti di tutto rispetto per la categoria. In campo c’erano giocatori che non hanno fatto il ritiro con noi, ma siamo un gruppo serio e siamo riusciti a riprenderla quando sembrava dovessimo capitolare in modo definitivo. Non posso nascondere che in alcuni casi ci siano stati errori, abbiamo fatto delle cavolate in difesa. Mercato? I giocatori servono a qualsiasi squadra. devo dire che non mi piace che il mercato sia aperto quando si gioca ma io faccio l’allenatore e devo pensare a ciò che posso condizionare. Non me ne frega di quelli che eventualmente arriveranno, è una cosa di cui deve occuparsi il direttore sportivo. Io devo utilizzare le energie a disposizione per guidare il gruppo, per aiutarli a crescere come singoli e come collettivo. La gente pretende serietà e professionalità, sotto questo aspetto siamo già a buon punto”.