Come il gioca dell’oca si torna indietro. Nella giornata di ieri, con l’avvocato Fimmanò, il presidente Iervolino ha ritenuto di non accettare le proposte che gli sono pervenute. Non soddisfano nè le offerte che superano i dodici milioni di euro nè i pagamenti dilazionati su cui dovrebbero gravare garanzie certe. Alla fine anche l’offerta di D’Aiola che sembrava la più convincente e che doveva concludersi ieri è stata congelata. Iervolino è certo che arriverà quella giusta ma i tempi si scontrano con la sua volontà di cedere. Salvo un colpo a sorpresa (con Iervolino tutto è possibile) c’è da prepararsi per il Cda di oggi. C’è da andare avanti e qualche decisione bisogna pur prenderla anche perchè Iervolino ha annunciato pubblicamente di voler lasciare la carica di Presidente prima dell’inizio del campionato, quindi di sabato. Sul tavolo due opzioni. O dar seguito all’idea di coinvolgere la Gabetti sport, con Busso presidente ed Elefante nell’organigramma societario, progetto che è andato avanti per settimane o ritornare all’idea iniziale. Investire della presidenza Maurizio Milan che di fatto ha realizzato sulla carta quel progetto di sostenibilità che poi Petrachi sta portando avanti benissimo. L’idea Milan sarebbe ben vista anche dai tifosi ed eviterebbe ulteriori spese e polemiche. Dal foulard al mocassino, l’ironia dei tifosi ha praticamente fatto crollare le quotazioni dei due della Gabetti sport. La decisione spetta al Presidente. Anche perchè a settembre si dovranno pagare i contributi dell’ultima parte della stagione scorsa e rappresentano un bel gruzzoletto. Anche questo pagamento potrà influire sulle possibili trattative.
