Quella che inizierà lunedì sarà una settimana molto importante per il futuro della Salernitana. Assodate le difficoltà a cedere il club in tempi rapidi e incassati diversi milioni di euro che coprono quasi interamente le perdite, il presidente Danilo Iervolino potrebbe cambiare strategia e attendere tempi migliori per fare un definitivo passo indietro e affidare a un altro imprenditore le chiavi della società. Tuttavia la voglia di proseguire il percorso sportivo avviato nel dicembre del 2021 è pari a zero e, proprio per questo, è stato creato un temporary management che garantirà introiti, iniziative di marketing e presenza sul territorio senza necessità di comparire in prima persona. Dopo il consiglio di amministrazione in programma il prossimo 16 agosto, infatti, entrerà in gioco la Gabetti Sport, azienda che da qualche tempo ha esteso il raggio d’azione nel mondo del calcio e che proverà in tutti i modi a far tornare l’entusiasmo al patron. Il presidente sarà il dottor Busso, Elefante ricoprirà l’incarico di direttore generale e Milan manterrà l’incarico di amministratore delegato senza però incarichi sportivi. Di fatto toccherà a lui, e al pool di legali che affianca Iervolino, operare sotto traccia per cedere la società in tempi rapidi e al miglior prezzo. Si sta parlando con insistenza di un fondo straniero con sede operativa a Dubai, ma anche di un gruppo romano e di un imprenditore meridionale già in passato nel mondo del calcio. Smentito un ritorno dell’ex presidente Aniello Aliberti, cui nome viene ciclicamente accostato alla Salernitana. Colantuono resterà come responsabile del settore giovanile.
Quanto alla squadra e al mercato, è evidente che ci sia ancora un sacco da fare. Petrachi, però, ha garantito introiti e risparmi. Oltre ai 25 milioni di euro per il paracadute e all’ultima rata di DAZN pari a 3,2 milioni di euro, Iervolino ha infatti incassato dalle cessioni di Tchaouna (5 milioni), Pirola (3,5), Kastanos (1,2 a giugno prossimo), Ikwuemesi (1,9), Bonazzoli (500mila) e Iannoni (500mila), senza dimenticare che il monte ingaggi è stato praticamente dimezzato e che i riscatti di Bohinen e Mazzocchi, oltre all’ultima rata dell’Atalanta per Ederson, hanno fruttato un altro gruzzoletto da 8 milioni. Ci sarebbero, dunque, già tante risorse da investire sul mercato in entrata, ma la proprietà continua a porre ostacoli e paletti di ogni genere chiedendo di vendere ancora. In uscita restano Lassana Coulibaly (piace al Lecce), Bradaric (idea Cagliari), Maggiore (sondaggi di Genoa ed Empoli), Mamadou Coulibaly (mancano offerte concrete), Daniliuc (si tratta col Como) e Dia, ormai separato in casa da un anno e mezzo ma in odore di titolarità sia in coppa Italia, sia in campionato col Cittadella. Si proverà a rescindere con Sambia, Simy e Jimenez, mentre potrebbero restare stabilmente in prima squadra i giovani Sfait, Di Vico e Guccione, oltre a Gerardo Fusco che ha già esordito in A.
Infine l’argomento tifosi. Per la sfida di coppa Italia di lunedì prossimo sono già stati venduti 2000 biglietti, gli abbonamenti sottoscritti sono invece 3600. Valutando le potenzialità della piazza, potremmo parlare di numeri irrisori. Tuttavia, con un presidente dimissionario, una società che ha ridimensionato tutto, un mercato in entrata non entusiasmante e una retrocessione a suon di record negativi difficilmente battibili, la risposta del pubblico è da considerarsi ottima. Alla fine saranno in almeno 5000 a dare fiducia a scatola chiusa alla Salernitana, l’Arechi deve tornare ad essere quel fattore che spesso ha fatto la differenza. Incredibile pensare che, negli ultimi 12 mesi, i granata abbiano vinto una sola volta tra le mura amiche in campionato, il 2-1 in rimonta sulla Lazio dell’ex Lotito nel segno di Candreva e Kastanos. E addirittura da maggio 2023 non si chiude una partita casalinga senza subire reti (Salernitana-Atalanta 1-0). In molti, però, invocano una protesta ufficiale già a partire dalla gara d’esordio. “Disertiamo” e “Restiamo all’esterno” due degli appelli più gettonati sul web, ma ultras e club sembrano aver preso la decisione: sostegno incondizionato alla maglia in attesa di tempi migliori. Giusto così?
Fonte tuttomercatoweb