E’ iniziato a tutti gli effetti lunedì il casting per il nuovo direttore sportivo della Salernitana. In attesa di capire se la scelta sarà effettuata direttamente dal presidente Danilo Iervolino (come pare) o se si aspetterà di ufficializzare l’affiancamento di una società che collabori alla creazione del cosiddetto ““temporary management“ (la Gabetti?), il club avrebbe sondato la disponibilità di almeno cinque profili. Il presidente, che nel frattempo sta portando avanti in prima persona alcune interlocuzioni per la cessione di alcuni giocatori (in collaborazione con l’amministratore delegato Maurizio Milan e con il direttore generale Walter Sabatini, al suo ultimo mese in granata), ha tracciato l’identikit: occorre un dirigente con tanti contatti, bravo a lavorare con i giovani, che si circondi di collaboratori che girino il mondo a caccia di talenti e che riesca a sfruttare al massimo il budget a disposizione per tenere i conti a posto e proseguire sulla strada della sostenibilità. La scelta, ovviamente, è delicata e non ci si può permettere di sbagliare. L’orientamento è quello di sciogliere le riserve entro la metà della prossima settimana, anche perchè l’allenatore sarà scelto direttamente dal ds e bisogna, dunque, accelerare. Angelozzi è l’obiettivo principale, ma il Frosinone vorrebbe trattenerlo e sta facendo di tutto per convincerlo. Sembra meno concreta la pista Sampdoria, occhio al Bari che mette un biennale sul tavolo. Maiorino è idea che stuzzica, al punto che la proprietà potrebbe decidere di inserirlo nell’organigramma anche se arrivasse un altro direttore sportivo. La sua esperienza con la Primavera del Milan è requisito fondamentale e coerente col tipo di progetto che la società intende portare avanti. Ad ora defilati Osti e Valentini che, però, sono stati proposti e sono oggetto di valutazione. In questo casting non rientrerebbe Ciro Polito.
