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In sette giorni il futuro della Salernitana: le ultime sulla cessione della società e sul futuro ds
30/05/2024
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Sette giorni fondamentali per il futuro della Salernitana. Archiviata una retrocessione mortificante e contraddistinta da innumerevoli record negativi, la piazza attende risposte concrete da parte della società che, pur senza fornire indicazioni particolari, ha ripreso a parlare in queste ore quantomeno per scusarsi e per garantire l’annuncio imminente del nuovo direttore sportivo. Il nocciolo della questione, però, è rappresentato dalle intenzioni di Danilo Iervolino, passato repentinamente dal sogno zona sinistra della classifica a un salto all’indietro con appena 17 punti, con le zero vittorie nel 2024 e con ben quattro allenatori che si sono avvicendati sulla panchina granata. “Stiamo lavorando tanto, preferisco parlare poco perchè ora occorrono i fatti. L’idea è quella di portare avanti un progetto basato sui giovani e sulla sostenibilità, magari con un ritorno in A nel giro di 2-3 anni. Nel frattempo state certi che resteranno a Salerno soltanto quei calciatori che amano una grande tifoseria come la nostra e che hanno voglia di sudare la maglia” le dichiarazioni del patron, cui hanno fatto eco quelle dell’amministratore delegato Maurizio Milan: “Il titolo esatto è “Si va avanti col progetto”, a prescindere da tutto. Non vogliamo commettere gli errori del passato, ci sono ruoli apicali all’interno di un club e vogliamo coprire queste caselle con persone di grande esperienza che possano essere un tramite importante tra la proprietà e l’area tecnica. Cessione? Dovessero accadere cose straordinarie nelle prossime settimane le valuteremo”.

Ma qual è lo scenario attuale? Considerando che Iervolino vuole rientrare di tutte le spese sostenute prima di monetizzare rispetto ai 10 milioni di euro spesi nel 2021 per acquistare la Salernitana e assodato che non ci sono i tempi tecnici per una cessione in tempi rapidi e con una stagione da organizzare a 360°, è possibile che la società – incassati paracadute da 25 milioni e l’ultima rata dei diritti tv DAZN da 3,2 – possa cercare di collocare altrove quei pochi elementi che hanno mercato. L’obiettivo è avere in cassa un tesoretto da oltre 50 milioni, in parte da investire successivamente sul mercato per rivoluzionare una rosa che sarà rivoltata come un calzino. Nel frattempo, però, va avanti l’interlocuzione con la Brera Holdings, un fondo americano che fa capo anche a imprenditori italiani che affiancherebbe Iervolino con lo scopo principale di creare delle scuole calcio affiliate alla Salernitana in tutto il mondo, con annessa area scouting delegata all’individuazione di talenti pronti a rinforzare la prima squadra e il settore giovanile. Non è da escludere, però, che il suddetto gruppo possa decidere anche di tentare l’acquisto dell’intero pacchetto azionario. La due diligence è terminata, i documenti sono stati visionati. Manca l’offerta vincolante, si dovrebbe partire da una cifra vicina ai 25 milioni di euro. “Ma non c’è nessuna cessione in corso, si resta per rilanciare. Al massimo ci sarà una collaborazione” filtra da dirigenti molto vicini al presidente che, per ora, non ha intenzione di parlare in conferenza stampa nè di accettare l’incontro pubblico proposto dal Centro di Coordinamento. Bocciata, invece, l’offerta di un altro fondo americano.

Sul mercato, invece, la situazione è in costante evoluzione. In attesa che vengano sciolte le riserve sul futuro ds (l’obiettivo principale è Angelozzi, ma occhio a Maiorino, Polito e Valentini) e sull’allenatore (sfumato Grosso, va al Sassuolo), inizia la smobilitazione. Ochoa ha salutato ieri. Fazio, Manolas, Boateng e Costil hanno già saputo che il contratto non sarà rinnovato e sono liberi di accasarsi altrove. Tornano alle rispettive società i vari Pierozzi, Basic, Zanoli, Pellegrino, Martegani, Vignato, Weismann e Gomis. La Lazio potrebbe esercitare la clausola da 8 milioni di euro per Tchaouna e segue con interesse anche Lassana Coulibaly, corteggiato pure da club francesi e tedeschi che metterebbero sul tavolo contratti pluriennali. Sussiste il caso Dia, con l’attaccante che non ha intenzione di accettare alcuna offerta in Italia e che spera di liberarsi a parametro zero per strappare ingaggi importanti in Premier League. Il braccio di ferro è ormai inevitabile, c’è il rischio di doverlo tenere fuori rosa anche per tutta la prossima stagione corrispondendo uno stipendio da 2 milioni di euro. Candreva, che piace al Como, non resterà: sarà pagata la clausola da 400mila euro, il fantasista potrà presto trattare con altri club di categoria superiore. Pirola è nel mirino del Torino, Bradaric piace all’Udinese, Kastanos è conteso da Verona e Cagliari ma potrebbe finire al Monza se Paulo Sousa dovesse essere scelto per il post Palladino.

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di Popolo Sportivo

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