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Iervolino, ecco l’orientamento per il futuro societario. Piace un allenatore che ha vinto in B
24/04/2024
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Dopo settimane di voci, incertezze e polemiche, potrebbe delinearsi a breve il futuro della Salernitana. Stando a quanto filtra in queste ore, il presidente Danilo Iervolino potrebbe proseguire la sua avventura alla guida del club granata pur deluso e demotivato da una stagione disastrosa contraddistinta da tante critiche social, da qualche striscione che non ha ancora digerito e – soprattutto – dagli errori di alcuni dirigenti che hanno contribuito in modo decisivo a riportare la Bersagliera in cadetteria dopo tre anni e con un dispendio economico non indifferente. Iervolino è imprenditore troppo intelligente e lungimirante per non rendersi conto che, ad oggi, la società presa a gennaio del 2022 per 10 milioni di euro sarebbe del tutto svalutata. Chi comprerebbe una Salernitana retrocessa, con scarsi introiti dalle tv, una rosa da ricostruire e decine di giocatori da piazzare? Proprio per questo alcuni dei suoi più fidati collaboratori spingono per permanenza e rilancio, pur senza fare spese folli. L’amministratore delegato e il pool di legali della Salernitana hanno già stilato una relazione dettagliata proponendo un piano finanziario che aiuti a contenere le perdite e a pianificare la campagna acquisti.

Il direttore sportivo sarà scelto a maggio inoltrato, di certo c’è che Sabatini è stato bocciato e non farà parte dell’organigramma. Quanto all’allenatore, si parla di un profilo giovane ma con esperienze pregresse in cadetteria: circola il nome di Fabio Grosso, ha perso quota l’ipotesi Inzaghi-bis mentre non è affatto da scartare la permanenza di Colantuono al quale, comunque, è già stato prospettato un futuro da direttore tecnico della prima squadra e responsabile del settore giovanile. Prima di acquistare bisognerà ovviamente cedere e far quadrare i conti. Considerando che una decina di calciatori dal salario oneroso andranno via per fine prestito o per mancato rinnovo e che per altri scatterà un abbassamento dello stipendio causa retrocessione, il monte ingaggi si attesterà attorno ai 26 milioni di euro. 20 arriveranno dal paracadute, c’è un’ultima rata di DAZN a giugno da 3,2 milioni oltre ai 7 milioni del Salisburgo per Daniliuc e all’altra parte che il Napoli deve per Mazzocchi. Se aggiungiamo che Dia, Coulibaly, Tchaouna, Pirola e Bradaric hanno estimatori e frutteranno buoni introiti nelle casse e che Candreva, pagando 400mila euro, scioglierà il contratto da 2,3 milioni di euro lordi, si può dire che il salto all’indietro non sarà questo disastro economico paventato, pur con casi spinosi da risolvere (i rientri di Valencia, Bronn, Sepe e Bonazzoli, ad esempio) e giocatori che non hanno reso e non hanno estimatori (Ikwuemesi, Simy, Pasalidis, Sambia, Legowski). La sensazione, comunque, è che dell’attuale rosa non rimarrà quasi nulla.

FONTE TUTTOmERCATOWEB

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di Popolo Sportivo

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