E’ sicuramente presto per parlare di mercato e fare previsioni in ottica futura. Chi, oggi, propina nomi potenzialmente in orbita Salernitana o stila un elenco di partenti e riconfermati, spreca inchiostro e cerca solo di riempire le pagine dei giornali. Vi pare mai possibile che, al 25 di marzo e con 9 partite da giocare, si possano fare riflessioni del genere senza che la società abbia deciso di restare a Salerno e con la casella del direttore sportivo vacante? Tuttavia nulla vieta di condividere con i lettori alcune idee, un po’ come abbiamo fatto oggi nell’articolo dedicato al reparto offensivo. Ci chiedevamo, nello specifico, quanto potesse essere importante già da oggi lavorare sotto traccia per motivare Bonazzoli e fargli capire che può essere uno dei cardini sui quali costruire la Salernitana che verrà. Uno che in B, con la testa giusta, supererebbe a occhi chiusi la doppia cifra.
Estendiamo il ragionamento ad Antonio Candreva, uno dei pochissimi ad onorare la maglia in questa maledetta stagione e a metterci un pochino di qualità in un contesto complessivamente parlando mediocre. La retrocessione, purtroppo, rischia di rendere carta straccia quel contratto che si è rinnovato in automatico al raggiungimento di un certo numero di presenze. E lo stipendio a cinque stelle sarebbe una mazzata per qualunque club di serie B. Tuttavia, essendo Candreva un calciatore in condizioni fisiche eccellenti e ancora adesso da Nazionale, potrebbe essere una bella sfida per tutti convincerlo a restare, renderlo l’uomo simbolo della rinascita permettendogli di chiudere una brillante carriera con una promozione da protagonista e non con una mesta retrocessione. In A il fantasista granata troverebbe squadra in dieci minuti, col rischio però di non essere una prima scelta.
Decidesse di restare, invece, avrebbe una piazza al suo fianco che gli mostrerebbe riconoscenza a vita. Una piazza che ha ancora una gran voglia di godersi le sue giocate. La società ci pensi, parlandoci sotto traccia già da stasera.