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Altro che traghettatore. Ecco perchè Colantuono ha un ruolo chiave per il futuro
21/03/2024
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Ha ragione la società quando afferma che parlare di “traghettatore” potrebbe far pensare a una diminutio rispetto all’importanza dell’incarico conferito a Stefano Colantuono. Perchè il mister, che ha avuto il gran merito di accettare una patata bollente non di poco conto, sarà elemento cardine sia per chiudere in modo dignitoso una stagione ormai compromessa, sia per porre le basi per la costruzione della prossima squadra in cadetteria. Da uno con la sua esperienza e che ha avviato, con competenza e lungimiranza, il virtuoso ciclo Atalanta, ci si aspetta tanto. Una sorta di direttore tecnico a 360° che proverà, anzitutto, a individuare quei calciatori degni di scendere in campo nelle prossime nove partite con la testa giusta e sudando la maglia granata. Sotto questo aspetto ci sentiamo di dire che Colantuono è sinonimo di garanzia.

E poi chi, meglio di lui, può capire se sia il caso di gettare progressivamente e gradualmente nella mischia qualche giovane della Primavera. Un modo per gratificare il duro lavoro svolto sotto traccia ripartendo da zero e anche per dare soddisfazione a questi ragazzi che crescono sognando di esordire in prima squadra. Certo, guai a bruciare le tappe o a esporli a brutte figure. Tuttavia quanto sarebbe affascinante vedere il figlio di Luca Fusco che scende in campo a San Siro col cavalluccio sul petto o dare una chance ad Allocca, ragazzo che in ritiro si comportò benissimo meritando gli applausi del pubblico? Con la sua esperienza e con il suo carisma, inoltre, Colantuono potrà toccare le corde giuste e capire quali giocatori di proprietà (e non solo), siano disposti a restare a Salerno anche l’anno prossimo candidandosi come protagonisti per la rinascita. Sarà lui, per stessa ammissione del club, a dover stilare una prima relazione da qui ad un mese per fare il punto della situazione, per dare i primi suggerimenti a quello che sarà il prossimo direttore sportivo.  Un incarico duro ma, allo stesso tempo, affascinante. Da portare avanti senza la pressione del risultato e della classifica, con la certezza di essere un uomo di fiducia della società che farà parte dell’organigramma anche nella prossima stagione e, chissà, con l’idea di meritare un ruolo quasi da direttore generale come accaduto – ad esempio – ai tempi di San Benedetto. La Salernitana, per crescere, ha bisogno di uomini di campo e di calcio.

FONTE TUTTOSALERNITANA

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di Popolo Sportivo

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