Non c’era bisogno del post sulla propria pagina Instagram per certificare il flop della sua seconda esperienza all’ombra dell’Arechi. Ci stava pensando già il campo a bocciare quasi tutti i volti nuovi arrivati a gennaio, con una classifica peggiorata settimana dopo settimana e un gruppo totalmente disunito e che non sta onorando la maglia granata. Walter Sabatini, rispettabilissimo per il suo curriculum e sul piano umano, ha la sua fetta di responsabilità. E, se si pubblica un post di quel tipo assumendosi tutte le responsabilità, sarebbe doveroso far seguire le dimissioni o, comunque, rimettere il mandato nelle mani di una società scontenta del lavoro che ha svolto. La difesa è un colabrodo, il centrocampo non è stato rinforzato, in attacco si pensava di risolvere tutto con Weismann. Tutto mentre 3-4 potenziali titolari venivano collocati altrove per esigenze di bilancio.
Su questo aspetto vogliamo fare una premessa: è tempo di finirla con questo discorso del risicato budget a disposizione. Il DG, quando ha accettato, sapeva benissimo che non avrebbe avuto a disposizione 20 milioni di euro come nel gennaio del 2022 (5 anni a Sepe, triennale da 3,5 milioni lordi a Fazio, due attaccanti che resero zero e che tuttora gravano sulle casse, oltre a Perotti) e, dunque, non può essere esente da colpe. Perchè, dopo Verona, la Salernitana era a 2 punti dalla salvezza e non può ufficializzare i primi acquisti soltanto a partire dalla terza settimana di gennaio. Nello specifico: Boateng fermo da un anno, Pasalidis riserva in un campionato equivalente alla B italiana, il Carneade Pellegrino, Vignato che era terza scelta in un Pisa che lotta per evitare i playout, Gomis oggetto misterioso, Zanoli che non ha fatto mezza partita sopra il 5.
E poi Weismann. Lottatore, encomiabile per impegno ma…serviva uno che facesse gol. Soprattutto perchè la grana Dia non è stata risolta e certo non si poteva pensare di salvarsi con Ikwuemesi e Simy. Nessuno disconoscerà i suoi meriti per l’impresa del 22 maggio 2022 (agevolata dal suicidio sportivo del Cagliari a Venezia), ma stavolta si è sbagliato tanto. E l’avvento di Liverani è stata la ciliegina sulla torta. Sui social tanti commenti sono a favore del ds. Avesse fatto questi affari il De Sanctis, il Fabiani o il Cannella di turno avremmo letto le stesse opinioni? Alla società il compito di decidere nel più breve tempo possibile: ripartire da lui anche in B dandogli la possibilità di operare già da oggi e senza l’assillo del tempo e del mercato o azzerare tutto attribuendogli parte delle responsabilità per il salto all’indietro? Iervolino giudicherà con razionalità, numeri e conti alla mano. Perchè nel calcio contano i risultati, non le poesie sui social.
FONTE TUTTOSALERNITANA