3,5%. Percentuale probabilmente giusta. Perchè la quartultima posizione si allontana, ma ci sono ancora 13 partite da disputare. Certo, se la Salernitana dovesse essere quella di San Siro, si farebbe fatica anche nella sgambatura del giovedì con la Primavera. Tuttavia vogliamo ancora credere che i calciatori possano tirar fuori orgoglio e carattere e riscattare questo campionato sin qui disastroso sotto tutti i punti di vista.
Campionato che, però, offre ancora una timida, piccola chance alla Bersagliera. La classifica parla chiaro: la zona salvezza è a 7 punti, ma il Sassuolo ha una gara in meno e, vincendola, lascerebbe la quartultima piazza a Empoli e Udinese. Dunque, in teoria, la Salernitana è a -9. Vogliamo credere, però, che il Napoli farà valere il superiore tasso tecnico e che vada a fare risultato contro i neroverdi di Dionisi. La certezza è che occorre il famoso filotto per alimentare le residue speranze, a partire dal match di sabato pomeriggio con una squadra già salva, ma di spessore e qualità.Nel prossimo fine settimana, il Cagliari ospiterà il Napoli, il Verona andrà a Bologna, il Frosinone giocherà con la Juventus e l’Empoli se la vedrà col Sassuolo: una delle due perderà inevitabilmente terreno. La Salernitana, con un successo, potrebbe fare un piccolo passo in avanti in attesa di due trasferte di fila ostiche, ma tutto sommato alla portata. L’Udinese vista oggi è ostacolo non insormontabile, a Cagliari una sorta di finale anticipata.
Andasse tutto per il verso giusto, Salernitana-Lecce a fine marzo diventerebbe uno snodo cruciale, ancor di più perchè due settimane dopo arriverà il Sassuolo all’Arechi e si potranno ulteriormente accorciare le distanze. Nel prossimo mese, calendario alla mano, solo a Bologna il coefficiente di difficoltà sarà elevato. Eppure i felsinei, presi singolarmente, non sono superiori a quelle big che Inzaghi ha messo sotto in emergenza.Certo, stiamo provando per davvero ad arrampicarci sugli specchi per non cadere nella rassegnazione totale. La situazione è obiettivamente difficile, la rosa ha ancora delle lacune e il ko interno con l’Empoli sa di mazzata che inciderà fino alla fine. Ed è lecito chiedersi come si possa sperare in 3-4 vittorie di fila se, in tutto il campionato, appena due volte i granata hanno portato a casa l’intera posta in palio.
Tuttavia…non c’è alternativa. Per restare aggrappati al sogno e a quella categoria così faticosamente riconquistata, è obbligatorio fare una impresa. Quantomeno lanciare un segnale. E, battendo Galliani e Palladino sabato alle 18, si ricreerebbe anche l’entusiasmo giusto per accompagnare la Bersagliera fino alla fine. E quando i tifosi entrano in scena, nessun traguardo è precluso a priori. Provarci non costa nulla. Finchè matematica non ci condanni.