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Inzaghi: “Firmerei un triennale a occhi chiusi, Salerno è entrata nel cuore”
20/01/2024
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Di seguito le dichiarazioni del tecnico Filippo Inzaghi in conferenza:

Che Salernitana vedremo domani dal punto di vista tattico?
“Sicuramente abbiamo qualche uomo in più a disposizione, purtroppo però abbiamo perso Fazio. Il modulo mi interessa poco, possiamo giocare a tre o a quattro senza problemi. Non ho ancora deciso, ho qualche ora per poter fare delle valutazioni approfondite. In noi comunque è scattato qualcosa di importante, siamo consapevoli che abbiamo raccolto molto meno di quello che avremmo meritato. Abbiamo messo in grossa difficoltà un Napoli che ha battuto 3-0 la Fiorentina come tutti avete visto. Dopo Verona abbiamo perso giocatori importantissimi per noi. Non è una lamentela, ma sono venuti meno elementi che farebbero la fortuna di qualunque allenatore. Oggi però ho visto gli striscioni della curva e vuol dire aver ricreato identità. Domani vogliamo fare una grande gara”.

Come si vince la partita di domani e come si trova l’equilibrio tra la necessità di vincere e correggere gli errori difensivi che purtroppo si ripetono?
“Ogni gara ha situazioni differenti. Nelle ultime gare i cambi erano pochi e non avevo i doppi ruoli. Non mi sono mai lamentato, ma dico che se avessi avuto la panchina di domani forse avremmo costruito finali differenti. Fisicamente stiamo bene e le ultime prestazioni lo dimostrano. Abbiamo preso gol su palla inattiva o in inferiorità numerica. Io sono molto contento di quello che vedo, l’atmosfera è quella giusta e sappiamo che ci sono 18 finali da fare con tantissimi punti in palio. E’ una grande occasione giocare tre delle prossime quattro gare davanti alla nostra gente. Da Bergamo ho visto la mia Salernitana, ora abbiamo un’anima e progressivamente abbiamo risolto i problemi”.

Basic pronto per giocare dall’inizio?
“Quando arriva un calciatore nuovo cerco sempre di capire come sta. Raramente schiero chi è appena arrivato, ma domani giocherà perchè è forte e lo abbiamo voluto fortemente. Sono molto contento anche di allenare gente come Pierozzi e Zanoli”.

E’ l’assenza di Fazio a condizionare il modulo e quanto cambia domani visto che c’è obbligo di vittoria rispetto alle gare con le big?

“A casa nostra vogliamo vincere, comandare a fare la partita. Sempre con rispetto davanti a un avversario ben allenato e che in panchina ha un mio grande amico. E’ ovvio che contro avversarie di livello dovevamo difenderci prima e poi proporre. Domani la gara è diversa e sto ragionando su tutto. E non è la presenza o meno di Fazio a orientare le mie scelte. Sono molto contento di Lovato, a breve prenderò la decisione definitiva”.

Kastanos gioca?
“Vorrei spendere una parola su di lui. Oltre che un grande giocatore, posso dire che è un leader e che sta crescendo sempre di più. Un altro, per quel tipo di infortunio, non sarebbe stato nemmeno convocabile. Invece ama la Salernitana, ama questo gruppo e si è messo a disposizione. Ha capito il momento e il suo atteggiamento mi piace. Il dottore mi ha pregato di gettarlo nella mischia soltanto in caso di estrema necessità. L’idea originaria era quella di convocarlo per la sfida con la Roma. Io posso dire che è un giocatore che avrei voluto allenare anche in altre piazze. Sono contentissimo di lui”.

La Salernitana di oggi è una squadra diversa da quella che lei ha trovato al suo arrivo. All’epoca lei disse che non avrebbe mai avuto problemi a mettere un difensore per un attaccante in caso di risultato positivo. A Napoli, però, c’è stata una gestione particolare di una punizione. Ci avete ragionato?
“E’ stata colpa mia perchè volevo vincere la partita. La mia mentalità è questa. Potevamo essere più attenti sulla ripartenza, ma se vogliamo arrivare al risultato è necessario creare un certo tipo di mentalità a costo di correre qualche rischio. E’ vero, anche un punto può spostare gli equilibri. Però io devo valutare il lavoro e tutto mi lascia ben sperare. Qui mi sento molto responsabilizzato, nei miei confronti avverto un affetto pazzesco come fossimo primi in classifica. Questa piazza mi è entrata dentro, se oggi mi facessero firmare un triennale lo farei a scatola chiusa a prescindere dalla categoria pur certo che resteremo in serie A. Amo allenare quando si creano questi presupposti e quando il gruppo mi segue e la pensa come me. Ora manca solo la vittoria e tutti lo meriteremmo per quello che abbiamo fatto nell’ultimo mese. Il processo è stato più lungo del previsto, non sapevo quali difficoltà avrei riscontrato. Ora, però, le cose sono cambiate e dobbiamo giocare 18 finali per coronare il nostro sogno”.

Ha fatto un’idea sulla quota salvezza in base anche alla sua media punti?
“Anzitutto dico che mi sarebbe piaciuto giocare ora le prime due gare della mia gestione. Io sono ottimista per natura ed ero certo che avremmo visto una bella Salernitana. La classifica non ci premia, so che abbiamo affrontato alla grande le big del campionato italiano e che ci siamo battuti alla grande”.

Preoccupato per i torti arbitrali?
“Voglio lasciarmi alle spalle quello che è successo. Orsato è il miglior arbitro del mondo. In campo andiamo noi e dobbiamo vincere”.

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di Popolo Sportivo

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