A due giorni dal derby…non si respira affatto il clima da derby! Sarà per la consapevolezza di giocarsela in totale emergenza contro una squadra già favorita a prescindere, sarà per l’apparente distacco emotivo della società, sarà per le restrizioni imposte dall’Osservatorio o per la scelta di non rinforzare la squadra prima della sfida contro i partenopei, ma sembra quasi si stia per affrontare il Torino, il Bologna o l’Udinese di turno.
Certo, la rivalità è nota e la città e la stragrande maggioranza della provincia sogna uno sgambetto ai quasi ex campioni d’Italia, tuttavia l’anno scorso la gara della teorica festa scudetto fu contraddistinta da una intensa partecipazione popolare. Oltre mille persone all’Arechi per l’allenamento, altrettante la mattina della gara a “scortare” il pullman in partenza con cori di sfottò e una carica incredibile trasmessa alla squadra.
Poi boati in ogni angolo della città quando Dia segnò la rete dell‘1-1 che, di fatto, sancì la salvezza della Salernitana dando vita ad una festa spontanea alla quale presero parte 3-4mila persona che, sotto la pioggia, portavano in trionfo i protagonisti di una impresa sportiva mentre a Napoli si provava a ironizzare sulla gioia del popolo granata.
Per salvarsi occorre ritrovare entusiasmo, da tempo invece si respira un clima di freddezza e i social non devono trarre in inganno. L’Arechi si è riempito solo contro le big, nelle ultime gare i decibel si sono abbassati e non c’è stata la bolgia che spesso ha fatto la differenza. 4-5mila paganti in A è dato preoccupante, frutto anche di una politica dei prezzi che non è ritenuta soddisfacente. Si intervenga per riportare il grande pubblico sugli spalti.