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Inzaghi, retroscena pre e post esonero: i dettagli
12/02/2024
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L’avventura di Filippo Inzaghi sulla panchina della Salernitana è arrivata al capolinea. La sconfitta di venerdì sera contro l’Empoli all’Arechi è stata fatale per l’allenatore. Una fine della storia d’amore che poteva arrivare anche pochi giorni fa, visto che secondo quanto raccolto dalla redazione di TMW lo stesso allenatore aveva presentato le dimissioni in due occasioni, sempre respinte dal presidente del club campano Danilo Iervolino.

Sabatini e le sue parole.
La prima volta è stata poco dopo il ritorno di Walter Sabatini in dirigenza, con il direttore generale che affermò: “Inzaghi non l’ho scelto io”. Parole che l’allenatore non prese bene e che lo convinsero a dimettersi, ma come detto le dimissioni furono respinte dal patron granata. Non a caso, dopo la bella vittoria di Verona, il mister ringraziò tutti tranne il neo direttore generale che, effettivamente, avrebbe potuto evitare una esternazione così forte a poche ore da una partita determinante. La seconda volta è invece relativa a pochi giorni fa, con lo stesso Inzaghi che dopo il mercato era tornato da Iervolino, che non accettò comunque di lasciarlo andare via. Proprio l’insistenza del mister, a quanto pare poco coinvolto soprattutto nelle prime due settimane di gennaio, avrebbe spinto la dirigenza a prendere un altro difensore.  Adesso il discorso è cambiato, i risultati non permettono altre valutazioni e il cambio in panchina è ormai realtà. Le parti, comunque, si sarebbero lasciate in modo sereno, pur con tanta amarezza da parte di un allenatore che riteneva di meritare ancora fiducia soprattutto per aver scelto di guidare la Salernitana in condizioni oggettivamente complicatissime. E l’assenza di un ds da campo che si rendesse conto delle problematiche sarebbe stata oggetto di confronto nel breve colloquio post licenziamento.

La scelta di Iervolino

Anche se la partita fosse finita in parità, l’esonero ci sarebbe stato lo stesso. Già dopo Torino ci sarebbero state delle riflessioni approfondite, tuttavia Sabatini concesse l’alibi della squadra rivoluzionata in poche ore e optò per una fiducia a tempo. L’1-3 contro l’ex Nicola la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Iervolino, venerdì sera, deluso dalla prestazione e da alcune scelte effettuate, ha lasciato lo stadio dopo la seconda rete dell’Empoli dando mandato al DG di trovare un sostituto nel rispetto del budget. Un profilo, ahinoi, eventualmente pronto anche in caso di retrocessione in B. Ballardini era la prima scelta, tuttavia doveva liberarsi dalla Cremonese e chiedeva ingaggio importante e un anno e mezzo a prescindere dal risultato sportivo di quest’anno. Semplici era una idea concreta, ma il dietrofront dello scorso anno (quando fu preferito Sousa ad accordo raggiunto) ha spinto l’ex trainer di Cagliari e Spezia ad approcciarsi con freddezza alla Salernitana. In tanti si erano proposti, senza successo. Ora tocca a Liverani, uno che da calciatore ha fatto benissimo nella Lazio di Lotito e che Sabatini ha convinto ad accettare sulla base di 4 mesi.

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di Popolo Sportivo

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