“Quando sono arrivato ho trovato delle difficoltà ed ero consapevole che servisse un pochino di tempo per far capire ai ragazzi le mie idee. Alla lunga credo che qualcosa si stia vedendo. Ho trovato bene la squadra, c’è stato un attimo di scoramento dopo il 2-2 di venerdì scorso ma se sei rammaricato per un pareggio contro il Milan vuol dire che sei sulla strada giusta.
Già dopo la Lazio pensavamo ci fosse stata una svolta e invece abbiamo preso tre schiaffi a Firenze e due a Bologna. Ora non ci sono scuse e il principio inderogabile è sempre quello: grandi partite coincidono con le vittorie. La strada è giusta, ho visto consapevolezza e sappiamo che col Verona sarà una partita alla portata pur nel rispetto di un avversario che ha bisogno di punti come noi”. Così Filippo Inzaghi pochi minuti fa in conferenza stampa.
Il mister prosegue: “Ho sentito la conferenza di Sabatini e mi fa piacere che sia un combattente, come me. Ci accomuna la fiducia della proprietà, insieme abbiamo già fatto tante battaglie e abbiamo voglia di salvare la Salernitana. Se giocheremo come abbiamo fatto contro Atalanta e Milan sono convinto che raggiungeremo l’obiettivo e il nostro direttore generale ci darà una marcia in più con la sua esperienza.
In questo momento sono felice soprattutto dell’apporto della vecchia guardia, gente che ha dimostrato nelle ultime partite di tenere molto alla Salernitana e di voler dare un contributo. Io, come loro, ho ricevuto affetto e sostegno incondizionato ed è tempo di ripagare la fiducia di chi ci segue e del presidente portando a casa risultati positivi”.
Sulla partita e sulle condizioni generali dei calciatori: “Daniliuc ha la febbre e solo domani capiremo se sarà a disposizione. Ochoa teoricamente non è convocabile, ma abbiamo solo Costil e sta facendo un certo tipo di lavoro per capire se potrà venire in panchina. Di Dia sapete già. Per il resto ci sono tutti e anche dalla panchina posso attingere risorse importanti.
Davanti sono sereno, Ikwuemesi e Simy sono due grandissimi attaccanti e dispiace aver sacrificato Simy proprio dopo il gol segnato col Bologna. Ribadisco che è un esempio per noi, ha avuto voglia di riconquistare la fiducia di tutti e solo cambi obbligati causa infortunio mi hanno impedito di dargli lo spazio che avrebbe meritato. Ma tutti i singoli stanno crescendo, vedere Coulibaly e Legowski combattere contro i centrocampisti del Milan mi ha lasciato addosso una sensazione positiva”.
Infine sul Verona: “Djuric è molto forte di testa, ma noi abbiamo giocatori in grado di contrastarlo. Io guardo soprattutto in casa mia e so che mettere in difficoltà grandi squadre come Lazio, Milan e Atalanta è sufficiente per capire che possiamo giocar bene pure negli scontri diretti. Non ci sono alibi: la strada è quella giusta, lo avvertiamo giorno dopo giorno e ora dobbiamo tramutare l’ottimo lavoro in punti pesanti per arrivare alla salvezza.
Non serve fare gare difensive o di attesa, soltanto nel finale ha senso chiudersi un pochino per cercare di difendere un risultato positivo. La mentalità non cambia, in tante zone del campo abbiamo qualità che ci permettono di mettere in difficoltà chiunque”.