Lo abbiamo rimarcato la settimana scorsa, lo ribadiamo oggi: è stato necessario il doppio aiutino arbitrale per consentire al Napoli di sbancare l’Arechi e di battere il fanalino di coda. La Salernitana, pur avendo disputato un discreto primo tempo, si è arresa alle reti di Raspadori ed Elmas che andavano annullate rispettivamente per fuorigioco e per un fallo netto non fischiato ai danni di Tchaouna. Chiunque sia stato sugli spalti sabato scorso si era perfettamente reso conto che gli oramai ex campioni d’Italia fossero tutt’altro che imbattibili.
Inzaghi, in conferenza stampa, complimentandosi per una prova da zero tiri in porta su azione aveva invece detto che “non sono queste le partite da vincere”, dimenticando che il calendario – da qui a gennaio – propone quasi esclusivamente scontri con chi lotta quantomeno per un piazzamento europeo. Nel frattempo, però, l’Empoli bissa il successo di Firenze e si impone per 1-0 al Maradona con un gol al 92′, mentre l’Udinese ha vinto a San Siro e il Lecce ha giganteggiato contro Milan e Lazio.
E’ chiaro che le parole del mister cozzano con la realtà dei fatti e, dal momento che si fa il paragone col recente passato parlando di “appena 4 vittorie su 24”, sarebbe intellettualmente onesto ricordare anche la Salernitana di Paulo Sousa ha ottenuto la salvezza anche grazie agli exploit contro Roma, Inter, Milan, Atalanta, Fiorentina e Napoli. Senza dimenticare che finanche il modesto Nicola aveva battuto la Lazio e pareggiato per 2-2 con la Juventus. La verità è che la squadra, ad oggi, è la più scarsa del campionato e che non c’è stata la tradizionale scossa da cambio di allenatore.
